«Sono un ragazzo romagnolo di 33 anni, un “papà separato” con due figlie che sulla propria pelle ha vissuto situazioni di lesione dei diritti paterni e dei diritti dei minori.
La mia storia parte nel 2013 quando, dopo la decisione della mia ex moglie di separarsi, mi viene notificata dai Carabinieri una denuncia querela per maltrattamenti in famiglia. Non sapevo neanche cosa potesse essere, ed io che ho sempre rispettato la mia famiglia, non potevo davvero credere che proprio a me stesse succedendo questo.
Da quel momento, inizia il mio calvario.
Le denunce nei miei confronti continuano e vengono archiviate dal PM in tempi record, ma non è finita. Queste denunce sono la base ed il piano per ottenere l’affido esclusivo delle figlie, una richiesta di addebito della causa e per ottenere più soldi possibili in fase di separazione.
Di li a poco arrivano altre denunce: stalking, sospetto abuso sulle figlie, abuso dei mezzi di correzione e di nuovo maltrattamenti in famiglia. Ovviamente denunce false, ma che in quel momento hanno fatto scattare dal locale servizio sociale un regime di protezione delle mie figlie nei confronti del padre. Il che sarebbe legittimo, se solo si fosse in presenza di dati oggettivi. Non di certificati medici che nulla accertano. Non di provvedimenti di archiviazione delle denunce presentate.
Risultato: le mie figlie vengono messe in una comunità protetta lontane ed al sicuro da suo padre.
Ricordo come ieri la fredda ed insensibile telefonata del servizio sociale. Ricordo di aver pianto, ricordo di esser stato talmente male da avere il vomito.
Da quel giorno, non ho visto le mie bambine per due mesi, per poi passare a “spazio neutro”. Una struttura nella mia città che serve a far riavvicinare i genitori ai figli, o viceversa.
Sembrava la stanza di un asilo, con la differenza che c’era una telecamera, una parete a vetro specchiato ed un’operatrice che sorveglia a vista. Per quasi due anni io ho visto le mie figlie una sola ora a settimana in ambiente protetto, e loro hanno passato 10 mesi in casa famiglia. Dopo svariati mesi, finalmente liberato da tutte le accuse, si avvia un difficile percorso di riavvicinamento fatto di psicologi, operatori, assistenti sociali e CTU che dura anni.
Le mie bambine sono intanto cresciute, hanno preso abitudini diverse e sono state alienate dalla madre. Perdono gradualmente ed involontariamente il riferimento della figura paterna: sanno di avere un padre, ma per loro la persona di riferimento è la madre. Anche l’aspetto educativo, grande responsabilità per un genitore nei confronti del figlio, viene compromesso. Ovviamente il tutto, oltre al dolore e al rischio di perdere i figli, a care spese dei contribuenti.
Ogni uomo in queste situazioni vive una discesa all’inferno. Ci si ritrova soli, oggetto di denunce ed allontanati dai propri figli sulla base di querele non ancora suffragate da udienza dibattimentale e da sentenza.
Ci si ritrova da un giorno all’altro a lasciare la propria casa, a lasciare i figli, le proprie cose.
Non hai più nulla. Tutte le cose materiali e morali spariscono quando quel giorno ti chiudi per l’ultima volta alle spalle la porta di casa tua.
Ti ritrovi accuse infamanti e diffamanti che nemmeno sapevi esistessero, ed inizia un lungo calvario fatto di porte in faccia, di delusioni e soprattutto di istituzioni e persone che (senza generalizzare, ovviamente) ti considerano un orco.
Ogni persona è diversa l’una dall’altra ed ogni caso è a sé, è vero: ma le istituzioni non possono agire senza elementi oggettivi. Si deve tutelare i bambini, ovviamente. Ma non è possibile che un padre sia condannato dai servizi sociali prima che da un tribunale.
Non si può essere convinti che la violenza sia solo sulle donne e che l’uomo sia sempre la bestia.
E’ necessaria una forte presa di coscienza. Credo che le istituzioni non si possano nascondere dietro al bene dei minori, facendo in realtà un danno oggettivo ai minori e agli adulti.
Come si fa a fare il bene dei minori se distruggiamo un padre innocente?»
Lettera firmata………
21 agosto 2018
Gruppo aperto FB: https://www.facebook.com/groups/508896445936056/permalink/1078619865630375
Buonasera anche io sono vittima di alienazione genitoriale da parte del mio ex marito sui miei 4 figli anche io come lei vivo questo calvario da 3 anni e sono una mamma! Una mamma alla quale per colpa delle legge che non funziona viene messa da parte totalmente inesistente agli occhi dei miei figli per colpa del mio ex marito che li ha alienati.
Ho l affido condiviso ma non viene rispettato e lui non viene punito ..
Sono stata accusata insieme al mio compagno di maltrattamenti sui miei figli ..senza presentare un certificato medico che lo attesti… io invece sono stata aggredita e quasi uccisa dal padre del mio ex …
Intanto il tempo passa i figli crescono e il mio ex marito con la scusa di fare la vittima predestinata esegue insieme alla sua compagna con estrema sapienza il lavaggio del cervello sui quei poveri 4 ragazzi vittime loro della malvagita di un uomo crudele…
Il tempo passa le assistenti sociali aspettano decisioni dei giudici che ti rinviano la causa a sei mesi se ti dice bene ..e quindi niente …Non hai piu nulla solo i ricordi … e fanno male male davvero ..
Quindi la capisco e mi associo al suo dolore ..
È aberrante anche solo pensare di allontanare i figli dai genitori x scopi puramente egoistici e personali… è altrettanto aberrante che la giustizia che dovrebbe tutelare genitori e figli proceda a passo di tartaruga nel definire persone e situazioni che avrebbero priorità assoluta.
Anche a me sta succedendo.
Davvero incredulo per tanta ferocia con la quale la mia ex sta lavando il cervello di mio figlio che ha appena sei anni.
Ha distrutto il nostro bellissimo rapporto ha usato il figlio come un machete contro il padre.
Mi domando se questo è amore per un figlio…cos’ e l odio?
…. Buonasera a tutti, sono un padre a cui è stato imposto dalla ex convivente (con calunnie e diffamazioni varie) di non vedere il proprio figlio. Queste aberranti “tattiche” utilizzate dal genitore alienante nei miei confronti, hanno portato l’inferno nella vita di bambino e non solo ; anche nella mia e in quella dei miei genitori (i nonni del bambino) la cattiveria della mia ex compagna ha raggiunto livelli disumani e si è propagata fino a colpire persone che non sono mai state neanche indagate. Io ho subìto ogni sopruso dall’accusa di mancato mantenimento a cose più gravi come abuso di minore. Queste calunnie vomitevoli fatte da una donna che ha ancora il coraggio di definirsi MADRE sono state smentite in aula di tribunale (dopo un lunghissimo calvario che abbiamo dovuto sopportare io, mio figlio e la mia famiglia. E non é ancora finito) a noi padri alienati, spogliati di ogni diritto NESSUNO PENSA????? Questa società, non si vergogna?? Qualcuno fa qualcosa per salvaguardare la figura del padre e del bambino oppure bisogna continuare a morire dentro e non solo per subire ulteriori psicopatiche di questo genere che non fanno altro che rovinare la vita altrui!?!
Chi fa queste false denunce dovrebbe essere perseguito d’ufficio e il figlio affidato esclusivamente al genitore calunniato, naturalmente eccetto i casi in cui il genitore calunniato ha altri problemi per non poter stare coi figli…. Come mai tanto tempo perduto da parte delle istituzioni non viene considerato? Come mai il gebitore che esercita tali abusi psicologici non è sanzionato e non gli viene imposto un percorso “riabilitativo” emotivo? I figli soffrono e non vengono tutelati. Potranno avere problemi di identità sessuale, sviluppare fobie, nevrosi, disturbi della personalità, passare un pericoloso periodo adolescenziale. I danni al bambino saranno permanenti, più o meno grave. Ho letto che alcuni casi di alienazione contemplano l’inconsapevolezza del genitore alienante il quale senza rendersene conto può trasmettere ai figli la propria ostilità verso l’altro genitore ma certamente in questi casi il genitore alienante accetterebbe l’aiuto nell’interesse dei figli. Il resto è un grave problema non gestito, che danneggia seriamente il minore e lo priva dell’amore dell’amore dell’altro genitore, anzi è una privazione reciproca incommensurabile che chiede una soluzione, a breve. La mostruosità dell’ alienazione di un genitore, nei tre gradi di gravità descritti in letteratura, richiede urgente intervento.
Salve a tutti,
sono anch’io nella stessa vostra situazione. Non vedo mia figlia da 4 anni. Ora ha 14 anni e a causa della mia ex, adesso mia figlia di me non ne vuole saperne. Il dolore piu’ grande sono i ricordi; vivo con i ricordi del passato e penso a quando mi correva incontro la sera e mi saltava in braccio gridando “papa'”. Penso alle vacanze al mare quando le insegnavo a nuotare o a casa quando mi costringeva a giocare con le sue bambole. Molti a tanto ricordi che adesso sembrano andati perduti, come cancelalti dalla memoria.
Avvocati e assistenti sociali sono solo dei carnefici ma per tutti arriva un giorno il giudizio di Dio e di fronte al giudizio eterno non c’e’ appello. Un frate capuccino mi disse che il soffrire per il male subito non e’ mai grande quanto la sofferenza di chi si rendo conto del male che ha provocato; se non se ne rendo conto allora purtroppo il male fatto lo portera davanti a Dio.
Nostro Signore nonostante fosse innocente, e’ stato arrestato, processato e condannato a morte dalla legge umana. Barabba invevce e’ stato assolto.
Quindi noi che siamo meno di Dio, non possiamo aspettarci di meglio..