(14.11.2012) Il blog Giustizia intelligente ha pubblicato un’interessante analisi del dibattito avvenuto alla trasmissione Porta Porta che evidenzia come tra coloro che avversano il concetto di alienazione parentale le idee non siano del tutto chiare.
Abbiamo già parlato su questo stesso blog della reazione rabbiosa da parte di Andrea Mazzeo al documento dei professionisti che hanno chiarito in che senso i consulenti tecnici nominati dai tribunali, pur non diagnosticando una malattia psichiatrica, accertano la presenza dell’alienazione genitoriale. Andrea Mazzeo ha pubblicato un contro-documento in cui sostiene che le distinzioni che si fanno tra PAS come diagnosi medica e alienazione parentale come dinamica relazionale sarebbero solo una mistificazione fatta in malafede per giustificare la cosiddetta “terapia della minaccia”.
Ebbene, la posizione sostenuta dal Mazzeo non sembra essere condivisa dall’altro membro del collegio dei periti della famiglia materna del caso di Padova. Infatti Claudio Foti ha dichiarato a Bruno Vespa che l’alienazione parentale è un fenomeno che esiste.
Quindi quale sarà la linea di attacco del pool che darà battaglia sul caso del bambino di Padova? Non è dato a saperlo, ma vista la grande facilità di accesso ai mass media di questi professionisti è lecito aspettarsi che presto ne parleranno in qualche altro talk show televisivo.
Claudio Foti conferma: “l’alienazione parentale esiste”
(fonte: giustiziaintelligente.blogspot.it )Claudio Foti, psicotraumatologo piemontese del Centro Hansel e Gretel, da alcuni giorni ha ricevuto l’incarico della consulenza tecnica di parte a difesa della signora Ombretta, madre senza potestà del piccolo Leonardo, il bambino di Cittadella trascinato via da scuola nel famigerato video trasmesso (illecitamente e strumentalmente) da Chi l’ha Visto?.
Abbiamo appena visto proprio il dott. Foti su Rai1, nella puntata di Porta a Porta del 17 ottobre 2012, invitato per rispondere a domande di carattere psicogiuridico e assistere così l’avv. Andrea Girolamo Coffari, legale della madre. L’avvocato Coffari è da sempre impegnato in una strenua e pretestuosa campagna di negazionismo verso i fenomeni di alienazione genitoriale (tra cui la PAS, “sindrome di alienazione parentale”) ed in questi giorni, grazie al clamore sollevato dal caso di Padova, anche il grande pubblico lo sta conoscendo attraverso il vessillo del NO-PAS, un mantra ossessivo da portare in ogni trasmissione televisiva. L’avv. Coffari non dà neppure l’impressione di sostenere questa tesi al solo fine di creare un alibi o una scappatoia alla madre padovana: lo ripete indiscriminatamente per tutte le proprie clienti che si trovano nella stessa situazione (e sono molte) e in tutti i convegni a cui partecipa, con piglio missionario. Forse un po’ anche poiché fin dall’infanzia fu egli stesso vittima di un feroce conflitto tra i propri genitori e venne forzosamente allontanato per anni dalla madre, allorquando un giudice riconobbe per false ed imbeccate le accuse che il piccolo Andrea pronunciava contro suo padre (una storia che non più di un mese fa sugli stessi schermi di Rai1 veniva raccontata in una patetica docu-fiction). Prima ancora di diventare avvocato (dall’età di 42 anni, stando all’Albo), Coffari come volontario e con il suo Movimento per l’Infanzia combatte ogni forma di abuso e maltrattamento sui minori, tutte ad esclusione però delle sindromi e sofferenze prodotte da alienazione parentale, secondo lui “spazzatura” scientifica inesistente. Una idiosincrasia, ovvero una ragione di vita che Coffari sembra perfino in grado di tramandare a quei bambini che salva dalle odiate diagnosi di PAS, sebbene il modus operandi di cui si faceva vanto ai convegni stia sollevando diffuso sdegno e sospetti verso di lui (che si rafforzano se tenta di negare le proprie parole). Nel salotto di Bruno Vespa l’avvocato Coffari sarà dunque rimasto molto deluso quando il vecchio compagno di molte cause antipedofilia, quel dott. Foti seduto alla sua sinistra, in risposta ad una domanda di Vespa ha candidamente affermato l’esatto opposto di quello per cui immaginiamo fosse stato ingaggiato come CTP della sig.ra Ombretta [da Rai Replay, al minuto 41:14]:
- VESPA: senza scomodare le PAS e le non-PAS, è abbastanza normale che quando un bambino resta molto a lungo… quando c’è una separazione traumatica tra i genitori e il bambino resta molto a lungo con uno dei due, nel 99% dei casi con la madre, non acquisisca un sentimento positivo nei confronti del padre.
- FOTI: Assolutamente. Noi dobbiamo distinguere l’alienazione parentale, che è un fenomeno che esiste.
Parola del dott. Claudio Foti, consulente psicologico dell’avv. Coffari.
Buonanotte alla campagna negazionista?
Neanche per sogno, a Coffari basterà far finta di non aver sentito.Ugo http://giustiziaintelligente.blogspot.it/2012/10/claudio-foti-lalienazione-parentale.html
BIBBIANO : dissoluzione della famiglia e propaganda LGBT.... M.... sinistra - Pagina 2
[…] a qualcuno che scende in piazza non credo avrebbe tanti dubbi su domande come la prescrizione. Claudio Foti sull?alienazione parentale a Porta a Porta ? Alienazione Genitoriale Rispondi […]
Parliamo di Bibbiano! - Pagina 15
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