USA, Corte Suprema NH: proteggere i bambini levando la custodia ai genitori alienanti

la grande maggioranza della giurisprudenza ha stabilito che la condotta di un genitore che tende ad alienare l’affetto dei bambini per l’altro genitore è talmente nemica del benessere del figlio da essere base per non concedere o revocare la custodia dei figli al genitore colpevole di tale condotta”.

Tale decisione riguarda il caso di una madre che aveva tentato false accuse contro il padre delle sue figlie.  Le indagini avevano stabilito la falsità delle accuse, che la signora ha seri problemi di distinguere la realtà dalla fantasia, che le bambine erano state alienate.

Incredibilmente, la corte di primo grado aveva lasciato le bambine con tale madre, adducendo come motivo che ormai, dopo tanti anni senza contatto con il padre, il loro “miglior interesse” era continuare a frequentare la scuola, non vedere il padre (genitore idoneo), dipendere dalla madre nonostante i suoi problemi, che avevano causato alle figlie due inutili analisi ginecologiche e due anni di lontananza dal loro padre.

La Corte Suprema del New Hampshire ha totalmente ribaltato questa sentenza, sottolineando che in base a tale sentenza la donna “beneficiava dei priori comportamenti scorretti”, decidendo quale è  il vero “miglior interesse” dei figli in base alle leggi.

Fonte: http://www.courts.state.nh.us/supreme/opinions/2011/2011030miller.pdf

Testo originale (in inglese):

“Across the country, the great weight of authority holds that conduct by one parent that tends to alienate the child’s affections from the other is so inimical to the child’s welfare as to be grounds for a denial of custody to, or a change of custody from, the parent guilty of such conduct.” Renaud v. Renaud, 721 A.2d 463, 465-66 (Vt. 1998). “[A] child’s best interests are plainly furthered by nurturing the child’s relationship with both parents, and a sustained course of conduct by one parent designed to interfere in the child’s relationship with the other casts serious doubt upon the fitness of the offending party to be the custodial parent.” Id. at 466. As we have recognized, “the obstruction by a custodial parent of visitation between a child and the noncustodial parent may, if continuous, constitute behavior so inconsistent with the best interests of the child as to raise a strong possibility that the child will be harmed.” Webb v. Knudson, 133 N.H. 665, 673 (1990); see also In the Matter of Kosek & Kosek, 151 N.H. 722, 728 (2005).

In addition, many courts have held that unfounded allegations of sexual abuse made by one parent can be grounds for granting custody to the other parent. See, e.g., Young v. Young, 628 N.Y.S.2d 957, 962 (App. Div. 1995); Hartman v. Hartman, 621 N.E.2d 917, 920 (Ill. App. Ct. 1993), appeal denied, 631 N.E.2d 708 (Ill. 1994); Mack-Manley v. Manley, 138 P.3d 525, 531 (Nev. 2006); Turner v. Turner, 689 N.Y.S.2d 269, 270 (App. Div. 1999).

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